Conclusioni del dibattito su come combattere l'odio nella società

Dopo mesi di vivaci scambi e deliberazioni, il dibattito della piattaforma partecipativa dei cittadini su come combattere l'odio nella società si è appena concluso. Cittadini di tutta Europa hanno condiviso le loro opinioni sulle cause e sui fattori scatenanti dell'odio e su come porvi rimedio.
Le idee presentate dai cittadini sulla piattaforma hanno alimentato le discussioni del panel europeo di cittadini sul contrasto all'odio nella società. La Commissione europea darà seguito a questi risultati, che a loro volta contribuiranno a orientare le sue future iniziative.
La relazione finale con i risultati del dibattito è disponibile nella sezione "Documenti" qui sotto.
Perché affrontiamo il tema dell'odio nella società?

L'Europa assiste oggi a un allarmante aumento dell'incitamento all'odio e dei reati generati dall'odio. Oltre ad avere un impatto negativo sui soggetti direttamente presi di mira, l'odio può minacciare la coesione sociale e il dibattito democratico.
Nel dicembre 2023 la Commissione ha adottato la comunicazione "Non c'è spazio per l'odio in un'Europa che, unita, lo ripudia", la quale invita a una discussione guidata dai cittadini su come passare dalla divisione alla condivisione di valori fondamentali dell'Unione europea come il rispetto, la dignità e l'uguaglianza.
Nell'ambito di questa iniziativa 150 cittadini di tutti gli Stati membri hanno elaborato 21 raccomandazioni attuabili, tra cui la modernizzazione della definizione di incitamento all'odio da parte dell'UE, il rafforzamento dei sistemi di sostegno alle vittime, la promozione di un'istruzione inclusiva e l'avvio di campagne di sensibilizzazione per contrastare l'odio sia online che offline.
Combattere l'odio: qual è la posta in gioco?

Sebbene non sia facile misurare l'entità dell'odio, alcuni dati possono darne un'idea:
- il livello di tossicità in termini di odio è aumentato del 30% tra gennaio e settembre 2023 negli 8 milioni di messaggi online analizzati nell'UE
- il 55% dei partecipanti a un'indagine dell'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali ha subito più di tre volte discriminazioni razziali nell'UE tra il 2022 e il 2023
- una donna su tre ha subito almeno una volta violenze fisiche o sessuali.
Come combattere l'incitamento all'odio e i reati generati dall'odio

Abbiamo sollecitato idee ed esperienze personali su come rafforzare il rispetto reciproco all'interno delle nostre comunità. Nel corso di 10 mesi tutti i cittadini hanno avuto l'opportunità di partecipare al dibattito e di condividere le loro raccomandazioni su come la Commissione europea debba affrontare il problema dell'odio nella società. Tra le principali raccomandazioni emerse dal dibattito figurano la necessità di:
- sensibilizzare tramite l'istruzione e un dibattito responsabile
- promuovere l'inclusione e l'unità creando un senso di appartenenza alle nostre comunità
rafforzare le istituzioni democratiche e incoraggiare il rispetto e la tolleranza.
Per consultare l'intero dibattito, cliccare su "Per saperne di più".
Cosa ha fatto finora l'UE in materia?

Il quadro d'azione contro l'odio a livello dell'UE comprende iniziative sia legislative che politiche. La seguente panoramica non è esaustiva: segui questo link per saperne di più sul quadro giuridico e strategico per contrastare l'incitamento all'odio e i reati generati dall'odio nell'UE.
Misure esistenti per combattere l'incitamento all'odio e i reati generati dall'odio
- Decisione quadro del 2008 sulla lotta contro talune forme di espressioni di razzismo e xenofobia
- Comunicazione del dicembre 2023 "Non c'è spazio per l'odio: un'Europa unita contro l'odio"
- Strategia dell'UE per la lotta all'antisemitismo e il sostegno alla vita ebraica
- Quadro strategico dell'UE per l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei rom
- Piano d'azione dell'UE contro il razzismo
Misure per contrastare l'illecito incitamento all'odio online
Il panel europeo di cittadini sul contrasto all'odio nella società ha presentato le sue raccomandazioni alla Commissione europea.

Nel corso di tre fine settimana 150 cittadini selezionati in modo casuale, in rappresentanza dei 27 Stati membri dell'UE, si sono riuniti per discutere delle cause e dei fattori scatenanti dell'odio nell'UE e di come porvi rimedio.
Insieme, hanno presentato una serie di raccomandazioni che contribuiranno a definire la futura legislazione dell'UE e ad alimentare le prossime iniziative della Commissione,